lunedì 28 febbraio 2011

OMICIDIO YARA: IL PROFILO CRIMINALE PROGRESSIVO LOGICO INVESTIGATIVO

OMICIDIO YARA: IL PROFILO CRIMINALE PROGRESSIVO LOGICO INVESTIGATIVO


PREMESSA - Il profilo viene aggiornato in base ai dati che vengono acquisiti, classificati e sistemizzati. I dati sono del tipo forense, criminalistico, criminologico, investigativo, testimoniale, d'intelligence e scientifico.

1 - NOVE TIPOLOGIE DELLA COMBINAZIONE CRIMINALE

Il 10 dicembre 2010 tracciai otto tipologie della combinazione criminale (una o più persone) che aveva rapito Yara, tipologie valide anche per il profilo della combinazione omicidiaria, cui ora bisogna aggiungere la nona:
1. soggetto in confidenza/fiducia che ci ha provato (amico, corteggiatore, persona adulta accompagnatore di amiche-colleghe di Yara, un conoscente);
2. cacciatore/i di ragazzine del tipo itinerante e collezionista di prede, munito di mezzo di trasporto e di un circuito di transito della preda;
3. cacciatore/i di ragazzine del tipo pianificatore, organizzato e previdente, con mezzi, strumenti e logistica del tipo speciale;
4. maniaco che approccia da solo, in modo situazionale casuale o in modo premeditato; può essere un soggetto esperto o un principiante della carriera;
5. un soggetto del tipo primitivo e libidinoso, che ha visto la preda e l'ha istintivamente agguantata approfittando della situazione favorevole;
6. un branco che ha agito per baldoria e per edonismo;
7. un'organizzazione o un singolo che ha puntato la ragazzina per segregarla o dirottarla verso luoghi segreti, rispettivamente per motivi di commercio sessuale o di erotomania;
8. sequestro a scopo di riscatto, per motivi politici, per motivi interni di un gruppo particolare;
9. soggetto che ha agito in seguito a litigio, che ha perso il controllo ed è esploso nella rabbia distruttiva.

- Individuo singolo se non trattasi d'omicidio di rituale, di branco o di baldoria.
- Individuo di sesso femminile se e solo trattasi d'omicidio in seguito a litigio e/o per motivi d'invidia, di gelosia e personali-emozionali; in tale contesto può trattarsi d'individuo di sesso femminile o maschile: occorre definire l'oggetto del contendere.

- Il movente (a sfondo sessuale, per vendetta, per invidia, per gelosia, per motivi di gruppo) deve essere sinergico al contesto (litigio, motivi personali, sfondo sessuale o misto) ed all'intento primario del crimine (violenza sessuale, motivi personali, gruppo o strumentale).


2 - TRE GLI SNODI PRINCIPALI DELL’ENIGMA

Occorre definire i quattro luoghi del crimine, cioè:

1) quale sia il luogo di approccio rapitore-vittima; se trattasi del centro sportivo di Brembate, del piazzale antistante, delle strade laterali;
2) quale sia il luogo dell’ultima notizia della vittima; se la zona del cantiere di Mapello, o altra;
3) quale sia il luogo del delitto; se sia il luogo del rinvenimento o altro;
4) se il luogo del rinvenimento del corpo sia l’unico luogo di stazionamento e di occultamento del cadavere, o se ce ne siano altri.
L’individuazione dei luoghi del crimine ci permette di impostare gli scenari secondo ranghi di probabilità e collegarli alla tipologia criminale.

Occorre definire quali siano tutte le evidenze forensi, criminalistiche, criminologiche e investigative, cioè:
- la linea cronologica del crimine e degli eventi;
- la causa e i mezzi che hanno prodotto la morte; la datazione della morte;
- se vi sia stata violenza sessuale e di che tipo;
- la tipologia e la morfologia delle ferite; se siano state inferte mentre la vittima era nuda o vestita;
- se sulla/nella vittima e scena del rinvenimento e se sui reperti vi siano tracce biologiche o di altro del rapitore-assassino; quali tracce della vittima siano presenti sulla scena del rinvenimento del corpo;
- le motivazioni e le circostanze che hanno indotto il soggetto ignoto a non fare rinvenite il telefonino e lo zainetto della vittima ed a fare rinvenire le chiavi, l’iPod e la scheda sim del cellulare;
- che tipo di depistaggi, di alterazioni delle scene, di inquinamento e contaminazione delle scene abbia messo in essere il soggetto ignoto e per quali motivi;
- la possibilità esecutiva di tutti i soggetti probabili ad essere presenti sulle scene e ad approcciare la vittima;
- il comportamento della vittima prima e durante il crimine; il comportamento del soggetto ignoto prima, durante e dopo il crimine.

Occorre definire da quanto tempo il cadavere sia sul luogo del rinvenimento, in quanto le possibilità sono cinque:
1) immediatamente dopo la scomparsa;
2) qualche giorno dopo la scomparsa ma prima del 12 dicembre (giorno in cui la Protezione civile è andata sui luoghi);
3) dopo il 12 dicembre e prima del 16 gennaio 2011, giorno del delitto ai danni un ragazzo extracomunitario sempre sulla zona del rinvenimento;
4) dopo il 16 gennaio;
5) fra i giorni 25 e 26 febbraio.
La risposta è fondamentale per l’individuazione dello scenario su cui lavorare e tracciare il profilo criminale logico investigativo.



3 - TRE I PROFILI CRIMINALI ESECUTIVI DEL SOGGETTO IGNOTO E UN SOLO PROFILO BASICO

PROFILO PRIMARIO - Soggetto pianificatore, organizzato, soggetto che manda messaggi e sfida; che depista, che ha inquinato e contaminato, che ha alterato scene, eventi ed effetti. Detto profilo si riferisce alle tipologie 1), 2) e 3).

PROFILO MEDIO - Soggetto che dopo il delitto si è sbarazzato immediatamente del corpo scaricandolo sul luogo del rinvenimento, così troncando ogni collegamento col crimine, con la vittima e con la scena. Tale soggetto ha un profilo compatibile con quelli indicati ai punti 4), 5), 6) e 9).

PROFILO MINORE - Soggetto misto che ha portato il corpo sul posto qualche giorno dopo il delitto, solo per motivi di autoconservazione e di depistaggio, ma senza sfide e similari. Un profilo compatibile con quelli indicati ai punti 7) e 8).

PROFILO BASICO
Il soggetto si è dimostrato freddo, calcolatore, manipolatore, privo di scrupoli, con forti conoscenze ambientali e territoriali, con forti possibilità personali e logistiche di controllo, di spostamento e di azione. Il termine "soggetto" implica un sola persona o più persone (unità o combinazione criminale).
Il soggetto ha seguito tutte le indagini e le ricerche tramite l'inserimento spionistico e di intelligence nell'ambiente, l'osservazione continua degli avvenimenti, lo studio delle notizie e dei mezzi d'informazione, il controllo delle reazioni della gente.
E' un pianificatore dell'autoconservazione e dell'autotutela.
SE ha portato il corpo di Yara sulla zona del rinvenimento dopo il 16 gennaio, cioè, dopo che sulla zona era rinvenuto il cadavere di un extracomunitario assassinato, zona molto frequentata, anche da spacciatori, prostitute e giovani, SIGNIFICA CHE (A) ha tentato di fare credere che l'omicidio della ragazzina sia maturato nel contesto degli extracomunitari, dello spaccio o della prostituzione, che trattasi di soggetto non territoriale e non delle media-piccola borghesia, non conoscente di Yara, (B) si è disfatto e sbarazzato dell'insopportabile peso psichico del possesso del cadavere che non ha voluto distruggere e/o fare sparire per sempre, (C) ha voluto inviare un messaggio provocatore ai genitori di Yara, così dimostrando il proprio potere, (D) ha voluto puerilmente distaccarsi dal crimine, dal corpo e dalle responsabilità abbandonando il corpo, così tentando un troncamento unilaterale.
SE ha lasciato il corpo sul luogo del rinvenimento senza obiettivi di depistare il contesto e l'intento primario (A) dimostra di essere profondo conoscitore e frequentatore della zona e dei contesti, B) dimostra di avere sfidato ngli inquirenti in modo silenzioso, strisciante e intelligente, così dimostrandosi scacchista dell'orrore e gestore-pianificatore di sfide.
Il soggetto ignoto dimostra, altresì, di possedere possibilità, opportunità e capacità specifiche e logistiche di enorme magnitudo: uno o più mezzi di locomozione e trasporto; accesso a luoghi ed a strumenti di conservazione della salma; tempo a disposizione, scarsi controlli familiari.

Quesiti da risolvere:
Occorre prima conoscere le cause e i mezzi della morte (strozzamento, strangolamento, arma bianca o corpo contundente? o altro?), l'esatta dislocazione delle ferite e delle lesioni, la loro morfologia e cronologia, se inferte mentre la ragazza era vestita o non, se vi sia stata violenza sessuale;
quali siano i tempi di sopravvivenza della ragazzina dopo l'ultimo pasto;
se il soggetto ignoto abbia fatto ingerire droghe alla povera Yara;
come sia stato trattato e manipolato il cadavere;
i rischi che il killer ha volutamente corso: fra i rischi corsi dal soggetto basti pensare al fatto che il killer si è SICURAMENTE sporcato del sangue della vittima, alle tracce biologiche lasciate sulla scena e sulla vittima, al buco d'alibi di almeno due ore, atracce telematiche che ha dovuto lasciare; alla eventuale detenzione del corpo ed alla sua eventuale conservazione durante; al trasporto; al non lasciare tracce (anche telematiche) dei proprio movimenti e comportamenti, al portare fisicamente il corpo dal punto di arresto della vettura a quello del rinvenimento della salma.
Occorre definire se il soggetto ignoto abbia composto con scopi di simulazione e depistaggio (staging) la scena, il corpo e gli indizi.

ORA BISOGNA ATTENDERE GLI ESITI DEGLI ACCERTAMENTI TECNICI E CRIMINALISTICI, GLI ESITI DELLE INDAGINI E L’ANALISI TOTALE DEL QUADRO GLOBALE DEI DATI DI RIFERIMENTO.

martedì 22 febbraio 2011

IL PROFILO DEI RAPITORI DELLA SALMA DI MIKE BONGIORNO

Il gruppo che ha rapito la salma di Mike Bongiorno ha nel suo interno soggetti ambientali-territoriali di Verbania, profondi conoscitori dei luoghi, degli orari, delle abitudini, dei sistemi di videosorveglianza e di sicurezza della “scena del crimine”. Soggetti organizzati mentalmente, logisticamente e tecnicamente, che hanno avuto i tempi, i modi, gli spazi operativi e le opportunità per studiare, preparare ed eseguire il progetto del sequestro. Sicuramente intelligenti, freddi, decisi, senza scrupoli sociali e morali, ma non professionisti incalliti del crimine: giovani squali predatori... segue

lunedì 21 febbraio 2011

2011 - CALENDARIO CESCRIN CONVEGNI E SEMINARI

2011 - CALENDARIO CESCRIN CONVEGNI E SEMINARI

PRIMO ANNUNCIO

5 MARZO, ore 9,30 - 17,00 – ROMA – “L’ERRORE GIUDIZIARIO E LA LOGICA DELL’INDAGINE”5 MARZO, ore 17,30 – ROMA – presentazione del volume 2° edizione “IL DELITTO DI VIA POMA –SULLE TRACCCE DELL’ASSASSINO”, autore Carmelo Lavorino

15 APRILE – CAGLIARI   “CORSO D’INVESTIGAZIONE CRIMINALE PER ESPERTI – MODULO NR 1”
7 MAGGIO, ore 10,00 – 18,00 – ROMA – “LA SCENA DEL CRIMINE E LO STAGING”
28 – 29 MAGGIO – CAGLIARI / ORISTANO – “CORSO D’INVESTIGAZIONE CRIMINALE PER ESPERTI – MODULO NR 2”

11 GIUGNO, ore 10,00 – 17,00 – ROMA “GLI OMICIDI IN FAMIGLIA: ANALISI CRIMINOLOGICA”

10 – 11 SETTEMBRE – CAGLIARI / ORISTANO – “CORSO D’INVESTIGAZIONE CRIMINALE PER ESPERTI – MODULO NR 3”12 NOVEMBRE, ore 9,30 – 17,00 – ROMA – “LE INDAGINI DIFENSIVE E LA CROSS EXAMINATION”

19 – 20 NOVEMBRE – CAGLIARI / ORISTANO – “CORSO D’INVESTIGAZIONE CRIMINALE PER ESPERTI – MODULO NR 4”

venerdì 11 febbraio 2011

SENTENZA MORLANDO DI STAMPO MEDIEVALE - OMICIDIO FRANCHINI

IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI ...

Giovanni Morlando è stato condannato a 26 anni di carcere perché ritenuto colpevole di avere ucciso con decine di pugnalate Igor Franchini. Giorno dell'omicidio sabato 24 gennaio 2009; inizio minimo dell'aggressione ore 22:27; durata dell'aggressione almeno 7 minuti. ... Peccato che alle 22,35 Morlando era a km 2,660 dalla scena del crimine presso il Pronto Soccorso di Formia ... peccato!

Ritengo che la sentenza di condanna sia illogica, antiscientifica, fallace, con errori di diversa tipologia (contraddizioni, apoditticità, falsi sillogismi, travisamenti, apprezzamenti frettolosi ...), sicuramente non degna di uno Stato di alta civiltà giuridica. La reputo essere non basata sul alcun indizio, grave, preciso e concordante; né su alcun elemento fortissimo, assorbente e trainante tale da dimostrare "aldilà di ogni ragionevole dubbio" la colpevolezza di Morlando. Negli Stati Uniti vi sono la presunzione d'innocenza e la regola del ragionevole dubbio, invece, in Italia assistiamo alla sedimentazione nell'animo e nella psiche di alcuni giurati la "presunzione di colpevolezza" e la regola "al di qua del dubbio - il dubbio è contro l'imputato".
La sentenza di condanna di Morlando la stimo uno schiaffo alla logica, alla scienza medico legale, alla criminalistica, alla criminologia, all'analisi della scena del crimine ed al DIRITTO.
Noi della Difesa abbiamo dimostrato che Morlando aveva un alibi; che non aveva il tempo, il modo e il movente di uccidere Franchini; che non vi sono sue tracce sul luogo del crimine e sugli abiti della vittima; che le celle telefoniche (BTS) dimostrano la sua innocenza; che le accuse contro di lui (però assenti in aula, quindi inesistenti e invisibili) valgono meno dello zero; che Franchini è stato ucciso dopo le ore 22,40 mentre Morlando era al Pronto Soccorso di Formia, ma: il sonno della Ragione genera Mostri: tanto è accaduto: ed è nato il Mostro di un Innocente condannato.

In appello ribalteremo la sentenza di condanna perché il giudizio d'appello è freddo, analitico e basato soltanto sulla logica, sulla scienza e sul diritto, e non sulle emozioni o su altre debolezze del nostro sistema giudiziario di primo grado.

A volte il "libero convincimento" del Giudice e un po' troppo libero, avulso da logiche, schemi e regole: questa condanna è l'esempio di un convincimento allegro e sonnacchioso (qualche giurato mentre la Difesa di Morlando parlava ... pensava bene di schiacciare un pisolino ...).
Un innocente resterà in carcere ancora per un anno: questa è la nostra giustizia! E questo accade per due motivi: 1) perché in Italia si ha la tendenza a credere all'accusatore invisibile, che pur di salvarsi il deretano racconta balle e calunnia innocenti; 2)perché gli Inquirenti hanno il difetto d'innaMMMorarsi della tesi accusatoria e del sospetto, così dimenticando di essere Parte pubblica e non Parte privata.

Abbiamo detto a Giovanni Morlando ed ai suoi familiari di avere pazienza ancora per un anno e di sapere soffrire ancora: poi si vedrà in appello!
Ultimo pensiero: quando il PM non replica alla Difesa ... perde e fa perdere molti punti alla credibilità di un processo!

martedì 8 febbraio 2011

Seminario CESCRIN "La Logica dell'Indagine e l'Errore Giudiziario" - 5 Marzo 2011

PRIMO ANNUNCIO
Sabato 5 marzo 2011, in Roma, Seminario CESCRIN "LA LOGICA DELL'INDAGINE E L'ERRORE GIUDIZIARIO: DELITTI IRRISOLTI, COLD CASES, INNOCENTI IN CARCERE E COLPEVOLI IN LIBERTA'".
Orario: 09,30 - 13,00 / 14,30 - 17,00
Sede: Istituto San Giuseppe - Aula Bacciarini
Indirizzo: Via Giovanni Bovio, n° 44 - ROMA (zona Prati, di fronte il Mercato dei Fiori)
Quota Iscrizione: euro 70,00 (settanta)
Per informazioni: CESCRIN 06 39751000 - 06 39372105 - 06 39751126
MASSIMO ISCRIZIONI NR 50
POSTI DISPONIBILI NR 10

ORE 17,30: PRESENTAZIONE DEL VOLUME "IL DELITTO DI VIA POMA - SULLE TRACCE DELL'ASSASSINO" autore Carmelo Lavorino Seconda Edizione (pag. 420) - "L'uccisione di Simonetta Cesaroni: Chi è il killer? E' un interno o un esterno di Via Poma? Raniero Busco colpevole o innocente? Il processo contro Raniero Busco: perché l'accanimento? La morte di Pietrino Vanacore: omicidio o suicidio? ANALISI INVESTIGATIVA CRIMINALE". Intervista all'avv. Raniero Valle.
Intervista al difensore di Busco avv. Paolo Loria. EDIZIONI ALBATROS.

giovedì 3 febbraio 2011

GIALLO DI COGNE: L’ARMA ASSASSINA, LA VEGGENTE & CARLO TAORMINA

L’ex difensore di Annamaria Franzoni dichiara al settimanale OGGI di avere trovato l’arma del delitto dal lontano settembre 2004, nel greto di un torrente…grazie a una veggente.
Almeno sei i motivi della inattendibilità dell’ultima sortita di Carlo Taormina.
DI CARMELO LAVORINO

Ho sempre considerato l’avv. Carlo Taormina il supremo responsabile della debacle del caso di Cogne; di avere svilito la grande conquista delle indagini difensive grazie alle sue sortite “mediatiche investigative”; di avere difeso così bene la Franzoni tanto da farle appioppare 30 anni di carcere; di averle alienato l’opinione pubblica e la Magistratura; di averla usata come biglietto da visita per ottenere quella visibilità mediatica dissoltasi dopo essere stato dimissionato dalla carica di Sottosegretario all’Interno. (segue)