giovedì 29 settembre 2011

LA SENTENZA KERCHER

INTERVISTA A "IL GIORNALE" PUBBLICATA IL 5 OTTOBRE 2011 - DOPO LA SENTENZA

Considerazioni dopo la Sentenza

PRIMA DELLA SENTENZA
Questa sera sarà pronunciata la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Perugia: assolti o condannati? Impianto accusatorio che tiene con indizi gravi, precisi e concordanti, oppure, una geniale intuizione investigativa divenuta tesi e scivolata nell'autoconvincimento riverberante, oltre che essere basata su "non indizi" ma ombre di sospetti?
Un perfetto lavoro investigativo o un equivoco logico giudiziario basato su teoremi apodittici?
La Corte sarà fredda, serena, obiettiva e penserà solo alla valutazione degli atti processuali e delle evidenze tecniche, scientifiche e dibattimentali, o sarà determinata da elementi invisibili quali la "ragion di Stato", i pregiudizi, le emozioni, i sentimenti e le crocifissioni mediatiche degli imputati?
Ritengo che se verranno rispettati i principi della Logica, del Diritto e della Scienza, i due imputati saranno assolti perché l'impianto accusatorio è incerto, basato su presupposti incerti o errati e su alcuni sofismi della "falsa causa", oltre che condito da qualche "petizione di principio". Non è stato dimostrato che l'arma del delitto sia il coltello sequestrato a Raffaele Sollecito, che sulla lama del coltello ci fosse il Dna della vittima, che Sollecito fosse sulla scena del delitto durante l'aggressione mortale (teoria apodittica del cancetto del reggiseno), che l'ora del delitto siano le 23,30, ecc. ecc.
CON QUESTE "PROVE" MAI DIMOSTRATE - QUINDI NON PROVE - NON SI CONDANNA NESSUNO!
    
CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI prima della sentenza