mercoledì 25 aprile 2012

Via Poma: prima e dopo la sentenza

Via Poma: Busco assolto ... che fare?
Ora, dopo il terzo errore investigativo (1° Pietrino Vanacore assassino; 2° Federico Valle assassino e Pietrino Vanacore suo fiancheggiatore; 3° Raniero Busco assassino e Pietrino Vanacore forse suo fiancheggiatore involontario in quanto fiancheggiatore di qualche dirigente AIAG-RELI) - errori tutti figli della guerra ideologica investigativa fra varie fazioni e fra varie intuizioni - cerchiamo di individuare il vero assassino di Simonetta Cesaroni.
Come fare?
Personalmente sto organizzando un gruppo di studio per risolvere il caso e fra qualche mese produrremo il nostro lavoro ai Magistrati inquirenti.
Sarebbe il caso che i legali della famiglia della vittima si decidano di incaricarmi delle indagini difensive per scoprire l'assassino, a prescindere da personalismi e ideologie investigative.
Investigare è un'arte, una passione, una scienza e un universo di scienze e di discipline: si deve investigare con freddezza, umiltà, senza emozioni, con la mente aperta, con fantasia e senza coinvolgimenti personali e mire carrieristiche e/o di visibilità mass mediatica: si investiga per cercare la verità, per risolvere il caso criminale, per individuare il "CHI?".
Così si dovrà fare per Via Poma!
Così stiamo facendo!
Carmelo Lavorino


Raniero Busco sarà condannato o assolto? Oppure saranno disposte nuove perizie e/o nuove attività investigative?
Busco sarà assolto se il Giudice riterrà di condividere i risultati della perizia sul "morso" e la riterrà esaustiva, in caso contrario dovrebbe disporne un'altra. Questo, anche se il Giudice è "perito dei periti" (iudex peritus peritorum) e potrebbe non avvalersi delle risultanze peritali. Ma il Giudice ha disposto le perizie proprio perché cercava risposte esatte e certe, certamente sarebbe un controsenso condannare Busco senza certezze.

La perizia a mio parere del prof. Cipolla d'Abruzzo ha tre punti deboli:
1) non ritiene che l'assassino possa avere usato la mano sinistra, e questo significa che non ha valutato né la ferita trasfossa al collo che entra da sinistra verso destra (quindi sferrata con la mano sinistra); né il doppio fuso della ferita all'interna della coscia sinistra della vittima, un fuso secondario che indica la torsione del polso sinistro; né che lo schiaffo alla tempia di Simonetta non può essere un manrovescio destro, altrimenti avrebbe colpito il naso e la bocca, circostanze mai verificatesi (quindi, schiaffone sferrato con la mano sinistra con una traiettoria semicircolare);
2) ha stabilito che Simonetta sia stata uccisa dopo le 18,30 perché ... "altri" dicono che alle 17,35 era viva (!?); il medico legale non può dare per scontato l'attendibilità e la credibilità delle dichiarazioni testimoniali a meno che non siano provate da elementi certissimi e inconfutabili; nella fattispecie la certezza è totale;
3) le foto del capezzolo che il perito ha controllato sono poche, di fatto, "qualcuno" gli ha nascosto le foto tenendole gelosamente custodite in un cassetto (!?).

Ritengo, inoltre, che il Giudice, a prescindere dal suo convincimento, dovrebbe prima fare esperire attività investigative e tecniche (a) sul reale orario della morte di Simonetta, (b) sulla veridicità delle telefonate che le sue colleghe dicono esserci state fra le 17 e le 17,35, (c) sulla questione del "tagliacarte - arma del delitto" che, come scrivo e dico da decenni, è stato lavato, pulito e poi disposto dall'assassino sulla scrivania della sua proprietaria, la sig.ra Maria Luisa Sibilia, e poi andare a sentenza.

Attenzione, rischiamo la condanna di una persona innocente (quindi, con il colpevole in libertà), oppure, l'assoluzione dell'innocente ma con la verità nascosta dai limiti della ragione umana ... sempre col colpevole in libertà.