lunedì 1 dicembre 2014

L'omicidio di Loris e il Silenzio Investigativo

GLI INQUIRENTI HANNO SBAGLIATO A FARE FILTRARE LA NOTIZIA CHE hanno messo sotto torchio il cacciatore rinvenitore del corpo, che hanno sequestrato la sua macchina per analizzarla, che stanno cercando lo zaino del bambino.
Difatti, facendo filtrare la notizia, hanno consegnato la figura e la dignità del trovatore del corpicino alla logica del sospetto e del gossip. In tal modo non hanno tutelato la sua privacy e il suo senso del dovere (a prescindere dal suo ruolo nella vicenda), ed hanno spinto la gente a "farsi i fatti propri" e a non parlare. Ricordiamoci che ancora è ignoto il telefonista che avviso' anonimamente del rinvenimento del corpo di Melania Rea.
Quando si trovano/individuano testimoni importanti e si applicano metodiche investigative specifiche è meglio che resti segreto assoluto, altrimenti si potrebbe scivolare nell'innamoramento del sospetto,  nell'autoconvincimento riverberante, nel "dalli all'untore", nella mostrificazione di persone che GIUSTAMENTE devono essere "attenzionate".

Ulteriore errore: lo strombazzamento dell'assenza dello zainetto di Loris: in tal modo l'assassino ha in mano una conoscenza degli inquirenti e può agire di conseguenza...depistando, alterando...barando. Può seminarlo e farlo trovare dove vuole, dopo avere effettuato attività speciali, ad esempio, quella dell'incastro altrui inserendo tracce biologiche di persone innocenti, oppure, alterando tracce interne fuorviando in modo definitivo le indagini ed allontanando qualunque mirino investigativo da sé.


GLI INQUIRENTI DEVONO IMPARARE E PRATICARE LA NOBILISSIMA ARTE DEL SILENZIO INVESTIGATIVO E DELLA COMUNICAZIONE STRATEGICA ATTIVA. Ad es., non era meglio aspettare che Massimo Bossetti, dopo essere stato individuato come "Ignoto 1", cioè, il produttore della traccia biologica su Yara contestuale all'aggressione, avesse fatto qualche passo falso (anche provocato dagli inquirenti) e documentato???